Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/488


487

tuni rimedi atti a sanare od a prevenire soltanto un male morale ed economico, che reputiamo grave per ogni rispetto.

Le ire cittadine e le gare municipali, peste antica d’Italia, e causa principale della rovina di lei, doveansi da noi notare, come si notarono infatti.

E siccome la tendenza del giorno è tutta di concorrenza mercantile; e col pretesto di questa,, le gare medesime vedonsi pur troppo inclinate a risorgere, od a mantenersi più vive, promosse nuovamente, come sono, e con raffinata malizia fatte nascere dai nemici dell’italiana quiete, concordia e prosperità: così era ufficio di buon cittadino, anche sotto quel velo combatterle, siccome abbiam fatto, pigliando l’assunto di dimostrare ai nostri concittadini, niuna concorrenza dovervi essere tra l’uno e l’altro scalo d’Italia; ognuno d’essi avere speciali, proprie, più naturali speculazioni, che possono sufficientemente occuparlo, e porgergli bastante guadagno, senza che gli occorra battere le altrui pedate, attentare ai lucri degli scali fratelli.

Codesta proposizione, difficile pur troppo a farsi gradire fra noi, ma non men vera perciò, frequentemente tratto tratto, ogni qual volta era opportuna, ripetemmo, onde riuscisse a persuadere l’universale: che dalla sola fusione d’interessi, di tendenze e d’opinioni concordi, unicamente dipende il nostro risorgimento; e che dal solo generale convegno degli Italiani in una sola famiglia pure dipende la vera nazionalità loro, e le conseguenze felici d’essa possono ottenersi.— -Le quali conseguenze sono interamente possibili senza alcuna lesione dell’indipendenza de’varii Stati della Penisola, com’è succeduto appunto nella Germania, risorta davvero soltanto dal di che, riunita in una confederazione di Stati connazionali, ella seppe creare opinioni, tendenze ed interessi conformi alla tedesca famiglia, della quale pertanto proponiamo l’esempio ai nostri concittadini. Abbiamo inoltre protestato in questo solo senso aversi le nostre parole ad intendere, non mai ad altri fini politici, cui ci terremo sempre estranei, potersi quelle sospettare rivolte; perchè ai veri interessi positivi' d’Italia badando unicamente, noi non crediamo consone ad essi altre idee, così come sono da taluni intese.