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Presso quella industre nazione:
Lo spirito d’associazione, spinto a grado sommo ed illuminato assai;
1842, 1 vol. in-8.° Paris, 1843, pag. 360 — Rail-Way Time, 26 luglio 1842).
Porgiamo quest’indicazione, appena approssimativa, per dare un’idea dell'immensa impresa cui l’industria privata si è colà accinta, e provare cosi, ch'essa non può servire di punto di paragone o d'esempio ad altri luoghi.
Alcuni autori differiscono in meno da cotali dati Statistici, forse perchè le opere loro sono di più antica data.
(Vedi Bineau, Les chemins de fer anglais, 1839. Paris, 4 vol. in-8.°).
Altri riscontri invece più recenti (Journal des économistes. mai 1844, n.° 3, pag. 153), offrono indicazioni diverse ben maggiori; certamente superate ancora mentre scriviamo (maggio 1846), perocché ogni anno nuove concessioni creano, altre linee.
Allora (1844) le dette linee inglesi erano in numero di | 55 |
percorrevano l'estensione di kilometri | 2786 |
aveano costato lire italiane | 1,447,875,000,- |
Il Cordier, nel già citato discorso riferito dal Monitore Francese 6 giugno 1845, dice a questo proposito: «En Angleterre cent lignes de chemins de fer sont achevées, et quatre-vingt-quinze demandes de nouveau chemin sont soumises au Parlement; bientôt l'Angleterre possédera un reseau de chemins de fer plus complet que les grandes routes ordinaires dans la plupart des autres empires. Il n’est pas un port, pas une ville de fabrique qui ne possède son embranchement; et on doit attribuer à ces entreprises le développement extraordinaire des prospérités de la grande Bretagne»
Tutte quelle strade furono intraprese e sono esercitate ad intera cura, spesa e profitto dell'industria privata.
Le ottime speculazioni di molte società concitarono per tal modo la pubblica opinione in fatto di strade ferrate, che ad ogni sessione del Parlamento si presentano nuove domande di concessioni, nell’accordare le quali il governo accorda men larghi patti, onde impedire i soprusi.
L’entusiasmo per le vie ferrate non si esercita e spiega soltanto nella Gran Brettagna. Le sue colonie delle Indie orientali ed occidentali vanno esse pure ad esserne dotate. — Una relazione del S. M. R. Macdonald-Stephenson fatta alla compagnia delle Indie suddette presenta un progetto di strade da Bombay a Calcutta. — Un altro ingegnere, S. Vignoles, fece anche altri progetti, che sono ora in discussione. — Al Canadà ed in altre colonie inglesi dell’America si pensa a costrur strade ferrate, attalchè può’ dirsi che il nuovo trovato, penetrando dovunque sono uomini inciviliti, promette d'estendersi per modo, che poche saranno le contrade cui sia, entro qualche tempo, ignoto il medesimo.