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preallegate non omettono di tosto lucrare, cessando così dall’appartenere all’impresa, tutta lasciata in mano degli illusi, che avran pagati carissimi i titoli o cedole d’essa, credendoli un’inesaurirbile miniera di lucro.

Se poi questa fiducia conseguirà il pieno suo effetto, lo dira l’avvenire. Intanto ciò che solo v’ha di sicuro e positivo attualmente si è il guadagno realizzato nella prima vendita delle azioni fatta dai banchieri, cbe le ebbero al valor nominale.

Strana tendenza dell’uomo a sempre illudersi! Son pochi anni appena cbe alcune di quelle stesse case bancarie potenti ottenevano la concessione d’una delle strade di Versaglia, ed emettevano azioni per essa del valore di lire 5oo. La fama di quegli speculatori ne facea, crescer tosto il valore al corso, a segno che i fondatori della società per tal fine creatasi vendevano tutte quelle azioni oltre a lire 800.

Costrutta ed esercitata la strada suddetta, le concepite illusioni svanirono; i ricchi fondatori delle azioni le lasciarono a mani del volgo; — e successivamente decadute, nel valore al corso, arrivarono ad esser ridotte a poco più della metà di quello nominale; — attalchè se qualche combinatone ulteriore di prolungamento proficuo di quella linea od altro spediente non viene a migliorare nell’avvenire l’impresa, questa correrà il certo pericolo del fallimento; — laonde l’unico profitto d’essa tutto starà nel primo lucro conseguito dai fondatori.

Ebbene, ciò malgrado, il pubblico parigino applaude al rinnovamento della stessa speculazione quanto ai modi; — poiché, se accresci il valore dell’impresa e la lunghezza della strada, le condizioni, quanto ai fondatori, sono le stesse, — e, non ostante l’esempio recente avuto, tutti vogliono, un’altra volta correre il pericolo di veder rinnovato il caso già seguito.

Ma si dirà: le condizioni sono diverse. Nel primo caso le spese, calcolate in somma insufficiente, ed il prodotto, valutato troppo largamente, furon causa del poco felice esito della speculazione.

In vece’nel caso attuale la spesa prima reale è certa e nota; quella successiva si conosce del pari in modo positivo; la rendita risulta, dai calcoli fatti, più che adequata a procacciare un lar-