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popolazione rispettiva in esse impiegata, così non tarderebbe a stabilirsi il vero profitto comune nell’opera rispettivamente più utile ad ognuna di esse per ragione di luogo, con immenso vantaggio sulle marine estere, colle quali la nostra concorrenza nel traffico levantino sarebbe certamente profittevolissima. Conciossiachè molto più frequenti per noi sarebbero le occasioni di guadagnar noli anche dai trafficanti esteri, i quali in generale ricercano con premura il trasporto italiano, perchè sicuro, fedele, ardito al bisogno, e più di tutti economico.

A conclusione di questa parte del nostro discorso sembra lecito affermare:

1.° Che se potessero sopprimersi le varie linee daziarie ora esistenti tra Stato e Stato italiano, l’ordinamento delle vie ferrate ne trarrebbe per certo grande vantaggio:

2.° Che però, non potendosi giugnere ancora a tale scopo, è tuttavia possibile d’ordinare le cautele daziarie per modo, che nè pregiudichino ai dritti del fisco, nè nuocciano grandemente al commercio, nè incaglino le facili e pronte comunicazioni ideate:

3.° Che riuscirà utilissimo al traffico di mare come a quello terrestre colle nuove strade accresciuto, lo stabilimento di dritti portorii assai moderati, uguali ed uniformi per tutti gli scali marittimi italiani.

Sia lecito adunque esprimere il voto, che i savi governi della Penisola procurino quanto prima ai sudditi loro questi miglioramenti.1

  1. Erano già scritte queste pagine, quando l’ottimo ed onorevole nostro amico, il generale conte Serristori, pubblicò negli Annali universali di statistica di Milano (dispensa del luglio 1845, pag. 9) un suo pregevole articolo, intitolato Dell’attuale condizione delle industrie in Italia, coll’epigrafe molto opportuna: Amicus Plato, sed magis amica veritas; nel quale articolo, ascrivendo con ragione, come il chiarissimo professore Giulio (altro nostro degnissimo amico e collega), nel lodatissimo suo libro: Notizie sull’industria patria, ec. Torino, ec., la presente poco prospera condizione dell’industria italiana alla mancanza d’istruzione popolare, di libertà commerciale e di associazione di capitali, fra gli altri spedienti sug-