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gli anzidetti casi, debb’essere, a parer nostro, com’è in fatti in più luoghi, separato e distinto per ogni specie d’esse merci.

Quanto alle merci dà consumarsi lungo la via o nell’ultima fermata, facilmente comprendesi, che accolte e munite dagli uffiziali della dogana del solito bollo atto ad accertarne l’intangibilità, basterà che all’arrivo d’esse a destinazione siane liquidato e pagato il relativo dazio all’uffizio della dogana, aperto a tal fine alla cala d’arrivo.

Rispetto alle merci destinate al transito, munite esse pure dei voluti bolli: quelli apposti, non occorre altra formalità, che quella dello scarico da darsi al confine d’uscita, staccando i detti bolli.

Per maggiore cautela, coteste merci delle due specie, poste in separati carri, ripetesi, dovrebbero ancora, specialmente trattandosi di piccoli colli di più facile occultamento, e, di quelli entrati in transito, venir poste in carri chiusi, e sì le une che le altre lasciarsi durante il viaggio sotto la custodia d’un doganiere, il quale, posto in sito eminente del convoglio, munito della chiave de’ carri chiusi, sarebbe in grado di vegliare con efficacia acciò non si commettesse alcuna frode.

Trattandosi poi di merci indigene indirizzate dall’uno all’altro luogo, non destinate all’estero, non essendo soggette a’ dritti di dogana, ma ai dazi di consumo locali soltanto, pur che pongansi anch’esse in carri separati, non occorrono formalità, e basterà che allo scarico loro paghino il dovuto dazio.

Se poi sono destinate all’estero , basterà che alla dogana di confine, e meglio ancora a quella di partenza, se vi si trova, siano munite del relativo bollo e spedizione che le accompagna, con pagamento del fissato dritto, solitamente di sola bilancia, cioè sì tenue da non tentare alla frode.

Queste formalità daziarie fin qui discorse sono facili e pronte, e lo saran tanto più se ad ogni cala d’arrivo e di partenza verran deputati doganieri e gabellieri, sì del servizio attivo, che sedentario, in numero sufficiente ad eseguire sollecitamente le operazioni loro attribuite.

Con questa cautela, che meglio assicura una vigilanza conti¬