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immenso vantaggio pel commercio italiano sì interno, che estero e di transito; perchè la speciale condizione de’ luoghi mirabilmente si presta a tale assunto, e perchè la presente rivoluzione; onde il traffico generale è ricondotto alle antiche sue vie, può far tornare l’Italia ad essere lo scalo d’Europa più vicino all’Oriente, dove quel traffico più è praticato:
3.° Che per meglio accennare allo scopo d’ordinare una ben intesa rete di strade ferrate non bastano i capitali indigeni e gli sforzi dell’industria privata, ma è necessario l’intervento in primo luogo dei vani governi italiani, acciò quella rete sia tra di essi concertata; e quindi occorre lo speciale concorso d’ogni governo, mercè dell’opera sua diretta nell’assunto, o di un opportuno sussidio che cauteli l’impresa privata dai danni che potrebbero renderla perdente:
4.° Che tanto più necessario si manifesta un tale provvedimento, che le imprese di tal natura già avviate in Italia, tranne qualche tenuissima eccezione, sembrano periclitanti anziché no, e più dirette a servire di tema a speculazioni aleatorie, che non a procurar le strade in discorso al paese:
5.° Che codeste speculazioni aleatorie voglion, essere opportunamente represse, perchè più che altrove possono tra noi riuscire pericolose e dannose:
6.° Che l’istruzione diffusa e l’educazione propagata in ogni classe di persone rendendo gli speculatori, e gli operai illuminati ed accorti, ne avviene che col tempo potrà forse concedersi ancor più libera azione all’industria privata; ma che intanto questa vuol essere sorretta da una larga tutela, la quale senza incagliare la libertà de, traffici più naturali, perciò più utili, impedisca tuttavia le operazioni arrischiate ed imprudenti, e specialmente quelle fondate sul giuoco:
7.° Che le prevenzioni delle idee preconcepite, avverse alle strade ferrate in Italia, debbon successivamente cedere ad una discussione temperata ed onesta delle quistioni che presenta l'assunto; la quale discussione prova insussistenti i temuti pericoli, sicuri invece gli sperati vantaggi:
8.° Finalmente, che la ben nota saviezza di tutti i governi