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rò a mani di società private, non sassidiate nè dirette dall’intervento governativo, non ha, a nostro parere, tutta la speranza fondata di buon esito, checché dicasi in contrario negli ampollosi programmi banditi; e che se i paterni governi della Penisola tutti non si accingono ad imitare in ragione de’ propri mezzi ed in alcuno de’ varii modi suggeriti i governi napoletano, sardo ed austriaco, coll’intervenire nel benefico assunto, vi è foridato timore pur troppo, che le tante imprese ideate non conseguiranno il divisato scopo. Laonde, se si eccettua qualche breve tratta posta in più felici condizioni, nel resto il maggior numero di quelle progettate, restando allo Stato di progetto, e nulla più, non serviran che di tema a speculazioni aleatorie, dimostrando la debolezza de’ nostri mezzi, anche con scarso onore del paese.
Non credasi, per avventura, dall’umano lettore che si voglia ora da noi infondere, scoraggiamento per le da prima tanto lodate imprese. No; chè noi piuttosto sempre vogliamo anzi promuoverle, ma in senso bene inteso; — ridurre la quistione delle strade, ferrate alla vera sua essenza; — sceverarla dalle illusioni che alcuni utopisti van propagando; e più ancora da quelle spacciate da coloro che, speculando sulla credulità del maggior numero, solo pensano a procacciarsi un pronto guadagno, senza pensar poi nè punto nè poco alla reale esecuzione delle opere;. — pingere all’universale i pericoli ed i danni di codeste speculazioni men rette e non dilicate; — mostrare infine come, badando più al presente che all’avvenire, gli ostacoli frapposti dalle idee pregiudicate, dalla mala volontà e dal difetto di mezzi, possano superarsi e far conseguire il vero fine cui tendesi, d’associare la bella e cara nostra patria comune al movimento generale che notasi in tutta Europa, ed anche altrove, per tale rispetto, prevalendosi d’un’ottima condizione di luogo. 1
- ↑ Le imprese di strade ferrate vennero successivamente estese dall'America e dall’Inghilterra alla Francia, alla Germania, alla Russia ed anche a quelle parti d’Europa dove si poteano presumere più tardi introdotte. Un deputato francese pratichissimo nella materia (il signor Cordier) recentemente narrava, encomiando i pregi di quelle vie, calcolarsi atualmente finite e già in corso strade ferrate delle seguenti lunghezze: