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scritte linee longitudinali e trasversali già di per sè toccherebbero tutti i punti più importanti della Penisola, e per esse eziaiidio si otterrebbe, nell’Italia superiore, la vicendevole congiunzione di una regione all’altra; quest’ultima condizione però, non si verificherebbe egualmente per l’Italia media ed inferiore. Inperocché, lungo queste due terze parti della Penisola, disgiunte rimarrebbero tra loro le città situate sulle due linee parallele longitudinali, e quindi i porti che siedono sugli opposti mari. — D’altronde sarebbe pur desiderabile un passo trasversale tra Ancona e la valle del Tevere per mirare, da una parte a Firenze ed a Livorno, dall’altra, a Perugia, Civitavecchia e Roma. Al par di questo, essenziale sarebbe il tronco trasversale che unisse la capitale del regno delle Due Sicilie alle sue grandi e fertili province dell’Adriatico, mirando a Brindisi, Bari e Manfredonia.
"In quanto al varco marchigiano, io non so se più agevole riuscir potrebbe quello che risalisse il Metauro a raggiungere Val di Tevere per Urbania e Borgo San Sepolcro, o non piuttosto quello pel Tronto da Ascoli a Rieti ed a Roma per le tracce dell’antica strada Salara. — Con minore esitanza però si potrebbe decidere intorno al varco napolitano, tra Napoli e Manfredonia, per Benevento; poiché i geografi additano come colà sia quasi spianato il passo, salendo, pel Volturno e pel Sabbato, a Castel-Franco, d’onde si discende dolcemente per Troia, a Foggia e a Manfredonia, mediante la valle del Gelone.1
- ↑ Trovo accennato in alcuni giornali un progetto di congiunzione della capitale dei regno delle Due Sicilie colle province Adriatiche, mercè un tronco che si staccherebbe da Caserta per arrivare a Termoli sul golfo di Venezia, d’onde altri due tronchi ne percorrerebbero in senso opposto le sponde, uno per la Puglia, e l’altro per gli Abruzzi, sino a Cbieti. — Io non oserò indagare quali riguardi possano aver determinato l’abbandono della traccia per me additata come preferibile tra Benevento e Foggia; nè mi terrei al caso di esaminare le condizioni del varco dai suddetti giornali accennato. Mi contenterò quindi di avverare come la nuova comunicazione tra i due mari italici si avrebbe, partendo da Caserta, per Caiasso, Telese e Cerreto, e, girando attorno al Maltese, alto nodo dell’Appennino, sboccherebbe, a traverso di questo, nella valle del Tiferno, seguendo