Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/347

346

Arezzo, d’onde per due vie può essere continuata fino ad Ancona, o per Città di Castello, Fratta e Fano; o per le Chiane, passando d’accosto, al lago Trasimeno e Perugia; e quella che da Bologna arriverebbe à Firenze per Forlì, e quindi per la via Emilia, passando prima pel Val d’Arno fino a Pontassieve, indi per Diconiano a San Godenzo, Osteria, San Benedetto, ec.

Ecco dunque quattro direzioni proposte, intorno alle quali è nostro debito di proferire un giudicio.

Giova al proposito premettere, che questo no può essere assoluto, perocché sarebbe prima forse mestieri di far seguire sui luoghi lavori geodetici e calcoli comparativi, che non siamo in condizione di procurarci.

Per quanto però si può giudicare dai dati generali avuti da persone dell’arte e bene informate delle contrade che a avrebbero a percorrere, crediamo potersi esporre un’opinione all’incirca fondata su basi appaganti.

La tratta _o direzione tra Bologna e Lucca, indi a Pisa e Livorno, anche ammessi i vantaggi allegati di facile accesso, non ci sembra, se abbiamo da parlare francamente, preferibile a quella prima descritta, che per la stessa Valle del Reno e la Porretta, superato l’Appennino, verrebbe a Pistoia per la Valle dell’Ombrone, invece d’entrare dalla Porretta pure nella Valle della Lima, e quindi in quella del Serchio verso Lucca. Perocché, quantunque l’ispezione della carta corografica sembri indicare men lunga questa via da Bologna a Livorno, essa non presenta tuttavia i vantaggi dell’altra, la quale per comprendere nella sua direzione successiva da Pistoia a Livorno la città di Firenze, e le popolatissime contrade che avvicinano codeste città, pare a noi dover avere un ben maggiore concorso, e quindi porgere un ben maggiore provento.

Cotesta circostanza in materia di strade ferrate, come si è già avvertito è essenzialissima, e spesso consiglia appunto qualche non troppo lunga deviazione per meglio raccogliere un più gran numero di avventori.

D’altronde, se certo lo scopo principale è il congiungimento dei due mari, non meno importante è il fine di facilitar ed accre-