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da (escluso qualunque lavoro d’arte grandioso) valutato a lire italiane 150,000 per kilometro, ne avverrebbe che si potrebbe avene un’ottima comunicazione col solo capitale di quindici milioni, pel quale potrebbe sperarsi adequato prodotto, cioè:
500 biglietti al giorno a | lire | 6 | = | 3,000 | |
4,500 | |||||
100 tonnellate a …………… | " | 15 | = | 1,500 | |
Laonde all'anno la rendita di | lire | 1,642,500 | |||
dedotto il 50 per % di spesa ………. | " | 821,250 | |||
resterebbe il prodotto netto di | " | 821,250 | |||
pari al 5 per % del capitale speso |
Cotesto calcolo preventivo della spesa più probabile e della rendita men dubbia ci pare quello che merita maggior fede de’calcoli toscani: ne’ quali dbbiamo confessare di vedere più di una illusione, come già si è notato al capitolo 4.°, in cui nostro malgrado credemmo poter dubitare seriamente della possibile esecuzione di codesta impresa.
Questa, al postutto, dobbiamo proclamare, non che utilissima, necessaria alla prosperità della via bolognese; epperò doversi intraprendere, quand’anche fosse perdente. Perocché solo mercè di essa verrebbe a tal punte assicurato il congiungimento del Tirreno coll’Adriatico, e le relazioni dello scalo di Livorno con quelli di Ancona, Venezia e Trieste sarebbero grandemente migliorate, come verrebbero a ricever più facile ed utile sfogo i prodotti permutabili delle Legazioni.
Quest’avvertenza ci conduce a conchiudere che, supposta ancora eccedente le lire 150,000 per kilometro la spesa calcolata, come forse può accadere, sarebbe l’assunto in discorso tuttavia sempre da tentarsi, mediante eque convenzioni tra le due società bolognesi e toscane, onde combinare quell’accordo che meglio accennerebbe al divisato scopo.
Quand’anche poi calcoli più accurati, che vorremmo del resto ancora fatti (poiché siamo tuttavia esitanti nel credere impossibile in quelli esposti un errore) di mostrassero men conveniente alle due società l’impresa: non dubitiamo d’affermare cosi evidente l’utilità d’essa, che, nell’interesse generale il pubbblico