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una giusta ripartizione delle rispettive più naturalli relazioni di traffico, curare que’ vantaggi di reciproco scambio che fondano il buon commercio sull’utile comune, senza che occorra a miglioramento della propria condizione il fondar questa sul danno altrui, specialmente su quello de’ fratelli della Penisola.

Condanniamo adunque cotesti pensieri emulativi; ammettiamo i fatti suggeriti ma da altro più retto fine dettati; da quel pensiero che, tutti figli d’una madre comune considerandoci, tutti ci vuole cospiranti ad uguale lecito scopo in ogni ramo dell’umana operosità, sicché ne torni il vantaggio comune della prosperità universale della intera Penisola.

Dato sfogo anche per questo rispetto all’idea fondamentale, che regge l’intero nostro, quantunque povero, lavoro, esporremo ancora le considerazioni prevalenti che han diretto il divisamento tecnico.

Nel gettare uno sguardo alla linea che meglio conviene scegliere pel collocamento delle ruotaie ferrate dal confine estense ad Ancona, evidente scorgesi la preferenza meritata, a poche altre vie ferrate conceduta, di quella che riunisce il vantaggio singolare di poter conservare senza sensibile variazione la direzione dell’attuale gran via Emilia, perchè quasi perfettamente rettilinea; perchè intersecata dal maggior numero di città e borghi ragguardevoli; perchè formata sulle falde delle colline, ove il terreno, senza essere soverchiamente ondeggiato, è di natura più solida di quella delle parti basse della pianura, e presenta minori bisogni di terrapieni delle località intersecate da frequenti torrenti, aventi arginature di considerevole altezza, e meno vi è a temere il pericolo delle inondazioni.

Che se tutte queste e molte altre ragioni furon causa che su questa linea si andassero formando ne’ passati seeoli tanti e cosi considerevoli centri d’abitazioni, nel conservare una direzione di poco scostata dalla via Emilia, conservatisi al paese gli antichi, vantaggi, comprendendo nel proposito sistema tutti quegli importantissimi centri ed emporii commerciali, rispettando le preesistenti relazioni, nè distruggendo, così alcun capitale per crearne de’ nuovi altrove; com’è appunto avvenuto nelle con-