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diente aggiungerne altre, degne d’essere valutate da un governo oculato e prudente.

Certo che le cautele di sicurezza e daziarie, delle quali abbiamo poco prima fatto parola, e di cui parleremo ancora nel vegnente Discorso IV, si potrebbero ugualmente praticare verso gli agenti della società estera cui di concederebbe il transito per lo Stato estense sulla via ferrata che gli verrebbe fatto lecito di costrurre ed esercitare per conto proprio.

Tuttavia non può contendersi, com’è troppo chiaro, che coteste cautele molto meno sarebbero assicurate, di ciò che potrebbero esserlo quando la linea suddetta fosse costrutta ed esercitata, o per conto diretto del governo estense, o per quello d’una società da esso promossa ed approvata, avente rappresentanti ed agenti sudditi od anche esteri, ma dal detto governo dipendenti in virtù di speciale contratto o concessione.

Quand’anche si voglia supporre non mutato il materiale di locomozione, la qual cosa sarebbe utilissimo di fare, onde scansare il carico e discarico frequente a cosi brevi distanze; sarebbe sempre possibile dì far usare il detto materiale da agenti sudditi; sicché in questi si avrebbero più certi mallevadori delle cautele preallegate; nè costoro s’attenterebbero a violarle od a lasciarle mena osservate, perchè a ragione temerebbero una più pronta e più efficace repressione. Meglio informati poi delle circostanze di luogo, saprebbero esercitare una vigilanza ben più attiva e conducente a risultati assai più certi. Non può contendersi adunque, che anche nei rispetti preallegati converrebbe al governo estense di assumere, o direttamente ò per mezzo dell’indicata società, la costruzione ed esercizio della strada in discorso sul suo territorio.

Dopo aver bastantemente, a nostro patere, ragionato della linea fin qui indicata, né resta a dire se altre vie ferrate vi sarebbero, le quali potessero fin d’ora, od anche col tempo soltanto, convenire allo Stato estense.

Noi confessiamo che, volendo star nel probabile sempre, e scansare le illusioni, onde troppo frequentemente lasciansi abbagliare molti fra coloro che trattano coteste materie, non sappiamo vedere altre linee convenienti all’uopo.