Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
307 |
Noi abbiamo un sì pieno convincimento della prosperità che aspetterebbe codesta linea, quando riesca a compiersi in tutta la sua divisata estensione da Milano, Torino e Genova ad Ancona per le direzioni preallegate, che non esitiamo ad affermare l’intera convenienza speciale che avrebbe il governo modenese di non lasciar fare da una società estera quella speculazione, ma di assumerla egli stesso, o per mezzo d’una società da esso promossa ed ordinata.
Di fatto, la non grande lunghezza della linea estense; i luoghi piani per cui debbe passare; le acque non grosse che sol debbe varcare; la molta popolazione agglomerata del ducato in quella direzione residente, che approfitterebbe della divisata strada; il grandissimo transito che succederebbe per essa, da due confini in senso opposto, diretto ai due punti estremi dell’intera linea, come a quelli intermedii, essi pure popolatissimi, ed aventi prodotti varii da spacciare e permutare: sono tanti motivi, i quali non concedono di dubitare che non fosse per venirne all’impresa largo prodotto. Il supporre che questo non riuscisse per avventura adequato, nella condizione speciale di quella linea, ci pare contrario ad ogni regola di buona amministrazione e di previdenza calcolatrice. Ma, posto ancora che così fosse per l’impresa in sè stessa considerata, non esitiamo ad affermare convenir sempre al governo estense, o di assumerla egli stesso, o di promuovere all’uopo con appropriati sussidi una società privata indigena.
Perocché, sia la spesa diretta che incontrerebbe nel caso dell’impresa da lui assunta, sia il soccorso che dovrebbe concedere alla società privata che l’assumesse, senza lusinga d’adequato compenso, onde assicurate il provento de’ capitali in essa impresa impiegati, troverebbero largo corrispettivo nell’aumentata rendita del fisco; dappoiché, come abbiamo notato, cotesta rendita accresciuta sempre accompagna il maggiore avviamento delle relazioni commerciali.
Queste le son cose di tale evidenza economica e finanziera, che sarebbe quasi un far torto il supporre a taluni necessarie più ampie illustrazioni.
Alle considerazioni che precedono, noi stimiamo ancora spe-