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potrebbe tentarsi pel Mantovano, o mercè di qualche altra diramazione da idearsi sulla strada Ferdinandea.

Allora è chiaro del pari, che gli Stati estensi si troverebbero in certo modo segregati da ogni moto commerciale della Penisola. Al quale moto, per l’opposto, nel divisato nostro assunto quegli Stati sarebbero chiamati a grandemente partecipare; — com’è parimenti innegabile che, mentre il commercio privato sarebbe perdente di tutti que’ lucri che più attivi scambi potrebbero procurargli, la stessa pubblica finanza pel ridotto traffico vedrebbe scemare le sue rendite; poiché i dazi indiretti d’essa riuscirebbero per le cessanti relazioni assai men produttivi.

Nè, a senso nostro, pare che la breve distanza tra il confine parmigiano e bolognese sarebbe, perchè più celeremente superata, compensata dagli inconvenienti che nel rispetto politico e daziario potrebbero temersi appunto per quel così celere transito.

A chiunque conosca, anche in modo elementare soltanto, quali cautele ne’ due rispetti possono usarsi per impedire l’accesso di genti sospette, come la perpetrazione di frodi daziarie, sarà facile persuadersi, che cotesti timori per un governo oculato, previdente ed all’uopo energico, non debbono arrecare in cosi utile assunto.

Siccome delle cautele suddette noi parleremo al prossimo discorso IV, così, a scanso di ripetizioni, pensiamo spediente tacerne qui i particolari, ristringendoci per ora ad affermare che sì fatte cautele sono praticabili, senza impedire un celere transito, e senza pregiudizio alcuno della sicurezza, come della finanza.

Ora, posta per vera cotesta circostanza di fatto, non sapremmo trovare altra ragione che consigliasse di ricusare il passo per gli Stati estensi alla linea in discorso.

Resta ad esaminare se un tal passo convenga concederlo a totale rischio e spesa delle due società bolognese e parmigiana, ovvero della prima soltanto; oppure se sarebbe più spediente concedere il passo medesimo ai trasporti provenienti dai due confini sur una linea costrutta ed esercitata per contò d’una società o del governo istesso di Modena.