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Cotesta navigazione solo è interrotta tra il lago di Ginevra e quello di Neufchâtel dall'ultima giogaia del monte Iorar, il quale estolle il capo suo tra la catena del Iura e quella delle Alpi, e forma in quella parte della Svizzera il punto culminante che separa la conca o versante delle acque dirette al Mediterraneo da quelle direttte al mare di Germania,.

Un piccolo rivo detto di Pompape scaturisce su quella vetta, e diviso in due torrenti, scorre pei due opposti pendii al lago di Ginevra, e quindi al Rodano, da una parte, al lago di Neufchâtel, e quindi al Reno, pei fiumi Thielle e Aar predetti dall’altra.

La distanza da Morgés, o da Ouchy sul lago di Ginevra, a Yverdun su quello di Neufchâtel è di circa sei leghe svizzere (24 o 25 kilometri), e gli ostacoli pel congiungimento dei due laghi sono così facili a superare, che più volte qae' solerti ed industriosi abitanti già divinarono di vincerli; anzi alla fine del secolo scorso fu cominciato a tale scopo un canale a conche.

Se non che la prosecuzione attuata in Francia del canale detto dì Monsieur, destinato la congiungere il Rodano al Reno, ponendo in comunicazione diretta Lione, Berfanzone, Mulhouse e Strasburgo, nocque al transito per la Svizzera, od almeno fece concepire permesso così serii timori, che l'incominciato canale, detto di Entreroche, tra Morges e Yverduno, fu sospeso ed abbandonato.

Ciò non pertanto vuolsi notare evidente che la strada più breve, peciò più naturale per le merci procedenti dal Mediterraneo alla Gerniania meridionale è per la Svizzera, e nell’indicata direzione per Ginevra, Neufchâtel, Soletta, Àrau e Basilea; a meno che dal lago Maggiore s'arrivi con velocità e facilità eguale a quello di Costanza.

Ancora; è del pari evidente, che Marsiglia ed i dipartimenti francesi della valle del Rodano hanno interesse di giugnerè facilmente a Ginevra per mezzo del detto fiume reso navigabile, o per una via ferrata da Lione à Ginevra.

Il primo spediente venne riconosciuto possibile in una visita fatta nel 1842 dal ministro de'lavori, pubblici di Francia, coi primari ufficiali di quel genio civile.