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effetto. In breve le azioni ebbero pronto spaccio; i fondatori riscossero pel 10 per % di 39,700 azioni (atteso che 300 erano lor date gratis) lire 2,970,000.

E volendo dar opera alla presentazione del progetto, per determinare la linea ch’in esso dovrebbe seguirsi, nominarono una commissione composta delle persone più rispettatili per vasta dottrina, come per specchiata onestà, affinchè, «formata una carta topografica del più esteso raggio da Firenze a Livorno, studiassero sul terreno le linee che sopra detto raggio potrebbero percorrersi, sciegliendo finalmente fra esse quella che respettivamente presenterebbe maggiore vantaggio sotto i rapporti della brevità, popolazione, commercio e minor difficolta d’esecuzione».

Quella commissione, era composta dei

signore rev. Padre G. Inghiami, delle Scuole Pie.

" professore Giuseppe Pianigiani.

" architettò Francesco Leoni.

" ingegnere Tommaso Bianchi.

" architetto Domenico Giraldi

" architetto Giuseppe Martelli.

" ingegnere Paolo Folini.

" architetto Luigi Bettarini, membri,

e n'era presidente il colonnello, or generale, conte don Luigi Serristori.

Si accinse la commissione con tanto zelo a soddisfar l'incumbenza, che il 5 luglio di quello stesso anno 1838 presentò la sua relazione, in cui conclude poco meno che all’unanimità (sette contro due voti) per la scelta della linea scorrente la valle dell’Arno.

Mentre in Toscana faceansi questi preparativi, cercavasi al-

    «andarne da Livorno a Trieste, e viceversa, e la sua centrai posizione ne assicura anche per molti altri lati la prosperità». Codesto manifesto, tradotto in più lingue, mandato con circolari incalzanti, predicato certissimo da fidi corrispondenti, dovea necessariamente procurare avventori all'impresa.