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culazione italiana, alla quale il paese, ricco com’è, ripetiamolo, il regno Lombardo-Veneto, avrebbe potuto largamente far fronte, è forse quello solo che sia ora più conveniente ed utile. Perocché per esso sarà più prontamente ed ugualmente assicurato il vantaggio che debbe derivare all’universale dall’ideata comunicazione1
- ↑ .Essendosi formata a Londra, come si dirà ancora nel seguito, una società per l’intrapresa delle strade ferrate in Italia e nell’Austria, i mandatari d’essa tosto si recarono ne’ varii Stati della Penisola per attendere all’assunto loro, alla qual cosa cercarono di riuscire con larghe proposte d’ogni maniera. Non riuscirono a Torino ed a Bologna; riuscirono in vece in parte nella Toscana, come vedremo al capitolo 4.°, ed a Milano fecero la proposta di cui segue il tenore.
«Proposizione di una compagnia inglese per compiere la strada ferrata Ferdinandea Lombardo- Veneta.
» Una compagnia inglese, formatasi a Londra sotto la presidenza del signor William Jackson, con un capitate di tre milioni di lire sterline per la intrapresa di strade ferrate in Italia ed in Austria, avrebbe fatta alla società della strada ferrata Ferdinandea Lombardo-Veneta la seguente offerta:
»1.° L’ingegnere J. R. Brunel erigerà i progetti esecutivi della strada ferrata, non per anco intrapresa, secondo le norme generali delle strade ferrate dello Stato, quei progetti, cioè, che non fossero per anco stati redatti ed approvati. I progetti esecutivi dell’ingegnere Brunel saranno sottoposti per l’approvazione alla direzione suprema delle strade ferrate dello Stato.
» 2.° Approvati i progetti, si procederà immediatamente agli appalti delle opere col mezzo di asta pubblica, alla quale saranno anche invitati i principali costruttori di strade ferrate inglesi.
» 3.° Deliberato l’appalto, la compagnia verserà in alcune rate la somma di 25 milioni di lire austriache per fare i fondi occorrenti alle costruzioni e all’acquisto del materiale di esercizio.
» 4.° Di mano in mano che si effettueranno dalla compagnia i versamenti, la società della strada ferrata Lombardo-Veneta emetterà a favore della compagnia inglese tante nuove azioni da esserle cedute al pari fino al numero di 95,000, ossia fino a concorrenza dei 25 milioni versati.
» 5.° Queste nuove azioni non verranno però consegnate alla compagnia, ma saranno passate in deposito fino al momento cui l’intera strada da Milano a Venezia sia compita ed aperta ad uso del pubblico: allora soltanto potranno esser messe in circolazione.
»6.° Sulle somme versate dalla compagnia decorrerà l’interesse annuo alla ragione di 4 per %, e le nuove azioni saranno parificate alle 50,000 di cui è attualmente composto il fondo sociale.