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lonie fondate sui lidi dell’Eusino dai Tiri e dai Greci, e quelle ivi pure stabilite più tardi dai Veneti e dai Liguri, introdussero l’industria agricola, e cominciarono a trafficare coi Russi, permutando i vini, i panni ed altri prodotti che mandavano nell’interno per via del Tanai e del Boristene, colle pelliccie ed altri prodotti naturali delle nordiche regioni.
Le guerre e le sue conseguenze, che distrussero nella Crimea le fatiche di tanti secoli, se fu grave perdita per le nazioni, che ne traevano fama e ricchezze, fu un’epoca salutare, che condusse nelle parti più interne del russo impero una gran massa di popolo, che, come l’onda benefica, fertilizzò il commercio e l’industria coltivata dai popoli fuggitivi, il cui esempio addimesticò le genti della Livonia e della Moscovia