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ancor della favella. Allorchè Roma dall’altezza del campidoglio teneva suddito il mondo, la lingua del Lazio dirozzava la favella dei Galli, dei Celti, e degli altri popoli soggetti. Ma l’Italia cadde sotto l’impero dei Barbari, e la purezza della lingua latina venne contaminata, quindi distratta dai nuovi dominatori. La lingua latina non cedette già il luogo al dominio delle lingue celtiche o slava; bensì con esse si formò un impasto, che generò nuove favelle più analoghe tra loro, e certamente più dicevoli ai progressi dell’incivilimento.

Le guerre di Luigi XIV ed il commercio, che circa que’ tempi percorse con più ardito e stabile piede il continente, propagarono la lingua francese, che divenne in Europa, ed altrove, la lingua di convenzione del commercio