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La maggior parte di quelle nazioni cresciute a miglior fortuna provvedono ai loro bisogni, ed alcune altre più popolate, più ricche di combustibili, o favorite da qualche circostanza inerente alla natura dei loro prodotti naturali, siccome possono render minime le spese di mano d’opera, così lor è concesso di diminuire i valori degli oggetti d’industria. Cessano allora non solo dall’essere tributarj, che anzi concorrono sui mercati già frequentati da popoli privi dell’esercizio delle industrie, e vi recano l’eccedente ai loro bisogni.
Da ciò ha origine una rivoluzione nel commercio e nell’industria, e con ciò la moltiplicazione dei centri di commercio; poichè chi teme la concorrenza su di un mercato, corre a cercar fortuna in altri luoghi; così come il negoziante che s’avvede di aver poco smercio nella sua