Posto per base che il valore della merce determina la convenienza della concorrenza ai mercati, ne viene che le produzioni nate nelle vicinanze di essi sono spacciate a preferenza di quelle prodotte in luoghi più lontani, gravate da maggior spesa di trasporto, da più gravi pericoli, e dalla perdita sulla stagnazione dei capitali. La migliore qualità delle merci influisce assai poco sull’ordine generale, e sulle somme delle contrattazioni; essendochè la maggiorità dei consumatori nell’atto della compra sacrifica l’idea del bello al soddisfacimento del bisogno; così le merci ger-