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§ V.
Ma qui sento dirmi che gli stati che hanno capitali in cassa, o devono impiegarli a soccorrere direttamente le arti e le industrie, od a scemare i tributi, e sopprimere certe imposte ingiuriose alla libertà del commercio; che se, privo di capitali, si obbliga ad altre gravissime spese straordinarie, allora i popoli provano il danno che deriva dalla necessità di nuovi tributi e di nuove imposte, che impoveriscono le classi con certa misura, e non lasciano ad esse che una tarda ed incerta speranza.
Utile è senza dubbio l’impiegare il denaro a favore del commercio e dell’ industria, ma l’utilità dipende dalla scelta dei mezzi. Favorirli, come consigliavano certe rancide teorie, coi premj di esportazione, colle tasse proibitive