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Dalle fin qui esposte considerazioni io inferisco, che collo scorrer degli anni l’Europa sarà solcata per ogni verso dalle strade ferrate, e me ne convinco assai più, allorquando penso che era un tempo in cui l’Europa avea sentieri sol tracciati attraverso ai terreni dal semplice bisogno del commercio e dalla necessità delle relazioni. Le nazioni più illuminate conobbero la utilità che nasce dalle facili e sicure comunicazioni fra città e città, fra nazione e nazione, ed allora si apersero più comode vie, più resistenti agl’influssi rovinosi delle stagioni, gettarono ponti sui fiumi, aprirono gallerie nei monti, resero facili le chine e le salite. Con siffatti mezzi si aumentò il commercio loro, e si diminuì quello delle altre nazioni meno previdenti. Allora queste dovettero poco a poco imitare i vicini, onde le merci pro-