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l’Europa, che vinse, obbligandola ad osservare le leggi da lui dettate contro la rivale Inghilterra. Le merci inglesi (1807) non ebbero più sfogo in Europa1; le industrie francesi e germa-

  1. Un celebre storico, Heeren, disse che il fatto della proibizione delle merci inglesi in Europa svelò a quella nazione il secreto che poteva far senza del commercio europeo, e ch’essa infatti trovò altri lidi ove commerciare utilmente. Pare pertanto che l’acerrima guerra fatta dall’Inghilterra alla Francia provasse il contrario. I tesori ch’essa gettò sul continente per fomentare e sostenere la guerra contro Napoleone, fu un sacrifizio gravissimo, che solo poteva comandare il gravissimo timore di perdere l’influenza commerciale e politica; né il timore poteva essere di altra natura, perciocchè le forze di mare inglesi, l’ardore delle sue milizie erano garanti dell’indipendenza e sicurezza della nazione. Essa avrà invece pensato che l’industria del continente avrebbe progredito nella via del perfezionamento; che la Francia confinante colla Spagna, colla Germania, coll’Italia, avrebbe trovato scolo alle sue manifatture con poca spesa, e con minori pericoli della rivale Britannia; che i lidi affricani popolati tuttora da barbari, consumano assai poco relativamente alle grandi quantità di merci manifatturate dall’Inghilterra; che l’America, ove ingigantisce una grande, intraprendente ed esperta nazione, se diede luogo a qualche commercio per lo passato, non ammetterà concorrenti per l’avvenire.