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notte 39

Scolpì negli’ aa*rr, v e l’armoniar, che nasce
Dal vario cprso;, che misura e libra?,,
U esistenza del tutto x il tempo nacque
L’Eternità, dal propria seti: nel vuoto*
Stara 1? ordine intero. Il volo ardito»
Spiega veloce rallor,; riè- mai finora..y,,
Un momento* il ritenne, al cocchia avvinti
Traenda istanti,, ed ore* e giorni, ed anni j
Secoli, lustri l’e qua! saetta acce** l’
Rapida va- dove il natale ei- trasse»*
Colà giunger non dee che *lIor che scossi
Da’ lor cardini i mondi, 0 in poca polve
Sciolti! del Fabbro- onni potente al cenno»
Torneranaa alla massa iqrmeyiV e razza,
Onde li trasse un $ (ftiefc cenno astesso
Fina a efier -giungsi uȣ* tre|nen4<> istante
Vuol quel Nttme l’che, sempre agili e pronte
(V venti * le tempeste, i flutti Y e gli atri*
Batta le >pinme, e soldgÌP uonv non curi
Seca s’affretti l l’uom, se vuol del tempo
Frenare il voi, che lo conduce a morte
Se vjnol l’ore goder, ne; vuol di quelle,
Pena sentir quando- perdute sonp,,,,
U ore. y i momenti alla virtù consacri
Dellf lor fuga non s? accorge il iu$t$., rl
Non sr lagna del tempo, ama efc paro
E vita, p morte, e in lieta fronte ei *«gue
Con passo eguai della natura i moti-.
Ma quel folle, che sprezza i giorni suoi *
Pugna contro di. lei, contrasta ingrato*
Al Nume eterno, e resistendo a lui,
Se stesso offènde, ed un castiga intantoA
lui divien la- temeraria impreia* 1 „;
Un’interna battaglia in se risente.:.
Quei, che forma a vicenda incauti *oti* 1.
Sì distruggono a gara. Il cor ’si strazia:
Da mille moti opposti. I, giorni,, e gli anni
Sempre Tiiomo disprezza, eppur la vita