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298 VENTESIMATERZA

Sempre tu sei vicin: visibil sempre,
Benché celato all’uom: ti svela al mondo
65- La più grand’oprar fkia, l’opra pi& lieve .
Ogni foglia, ogni fior con l’ampia folla*
Degl’insetti, a cui dà cibo e sostegno,
L’onnipotenza tua disvela all’utoio
Quanto il globo maggi» colla sua vasta
70Gigantesca famiglia . E globi, e fiori
Al primiero pensier, clic lor dimanda;
Chi l’essere vi die? svelati qua! sia
li comun genitor . Tu* sei la ver*
Sorgente pniversal, donde deriva
75Ogni felicità, che poi divisava
tra gli esseri tutti. Air uoma il pregia
Di favellar donasti, e il nome tuo
L’aerai pronunziar non sa . Deh dimmi, e come
Appellar io dovrò colui, ch’io veggio
80Àrdere in mezzo ad infiniti Soli
Oual nel Roveto il vide il Duce Ebreo?
Reggi quest’alma mia, perchè sostenga
L’idea di tew. Ma già soccombe, e oppressa
L’alma riman la gloria tua mirando.
85O gran Tutto, che tutte in te racchiudi
Le perfezioni! O delle cause prim*
Causa primiera, é tal, ch’altra cagione
Non Ila! Della natura, e de’ suoi parti
Sì pomposi, si varj unico fonte!
90Primo autor degli effetti! E chi dir può
Ove termine avrà l’ultimo anelloDella
catena luminosa immensa»
Che compongono insiem gli effetti itessi?
Padre di tutto ciò ch’è inteso, o intende:
95Padre di tutto ciò ch’è visto, o vedt!
K di ciò che sar#, di ciò eh* esiste!
Padre di questa immensurabil massa
Di materia, che mille e mill«forme
Veste, che or densa si presenta, or rara,
100Lucida, opaca, immobile, o veloce,
Od in atomo ascolta, o in vasta mole;