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292 VENTESIMASECONDA

Quanto è grande le accenna . Ella comprende
Quell’arte misteriosa, a cui soggetti
ion con ordin costante vii globi ardenti.
Qaal artefice dotto assegna ancora
180De* varj moti lor quai sien le leggi?
Di se paga, a se stessa ella confessa ’
Con orgoglio, eh" è ghisto, essere, illustre
1/ origine, che vanta. In proprio albergo
Si tròva assisa, allor ch’è in mezzo agli astri,
185Più robusta, più viva a se rassenibra;
E in questo esilio poi sensi, che sono "
Degni del patrio suo tetto sublime . - - ««
Porta, e lieta vi mena i giorni suoi.» .
Questa adottar si può, questa è la vera
190Astrologia inorai; possono gli astri
Aver parte così nel fato umano,
E far che acquisti I’ uoui; vera grandezza
Questa é nell’alma sola,< e la riceve
Allora sol che i grandi oggetti
195Qual m’accompagna, allorché ip mezzo a questi
Glòbi senza stancarmi il piede io porto,
Èstasi deliziosa! Il Nume io credo
Vedere in ogni sfera, e tutto io fremo
Ritrovandomi ignudo in faccia a lui
2000 voi dell’aria cittadini àrdenti,
Quai luminose idee porgete all’adula,
Quanto fecondi i miei pensier rendete!
Quai grazie renderavvi un xor, che sia:
E sensibile, e grato! Ad ogni sguardo,
205Che in voi rivolgo, io sempre sorger veggio
Novelle verità: nè tu’, Lorenzo,
Senti neLuo pensier qual io l’ascolto .
tfn secreto movente, il qual. del tempo
1 limiti distrugge? A me l 1 idea;
210Dell’immortalità danno, e la speme.
Queste sfere, che san misura al corso,
Del veglio alato. Questo spazio immenso
Corso da questi infaticabili astri
Mi risveglia il pensier d’un tempo eterno.