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282 VENTESIMAPRIMA

„ Creder potreste mai, che sulla terra
Tal Re ti fu, che veder volle estinto
1803, Il suo gregge, a cui pria tolse ogni bene 7
9, E òhe di cento e cento suoi vassalli)
Il sangue bevve in un convito solo?
Quei, che a morte vi danna, è in trono assiso?
„ Il furor d’annientar tra voi fa i Numi?
18551 O più gloria goder crede quel Duce,
Che più sangue versò? Ma forse ignoti
„ A voi son duolo, e morte j etere puro
„ Forse vi forma, e di più scelti pregi,
9, Vi fu prodigo il Cielo, e qual vi piace
190„ Nello spazio spiegate il voi, non carchi
„ Dal peso material, scevri di colpa.
Quanto lungi è dal vostro il foto umano! ■
5, Schiavo infelice è P uom di fango vile,
5, Che l’alma uccide, ed è quest’uom formato
1959, Di due sostanze, che son sempre in guerra.
Ma voi dell’uomo, o della terra udiste
£ Giammai parlari È questa terra il loco,
„ Ove racchiusi son del mondo i folli..
„ Stupida in quella è la ragione, e veste
200„ Le sembianze talor della follìa.
9, Quanto strana è per voi simile istoria,
9, Perchè ignoto v* è Tuoni! Dell’esistenza
„ Del germe uman tra voi rumor non giunse?
„ Questi non rasentò campi felici
205„ 0 d’Enoch, o d’Elia l’ignoto cocchio?
„ E Luciferi), allor che dall’olimpo
„ Precipitò, che forse urtò cadendo
5, La sfera vostra, non macchiò il candore
„ Degli eterei cristalli, in cui vivete,
210„ Nè il vostro globo almen coprì passando
3, Coli’ immensa ombra stia di breve ecclissi?
S’errato io vo moltiplicando i mondi
È sublime Terror; questo sostiene
Un’alta verità, questo ha per base
215La grandezza del Nume. E chi fia mai,
Ch’error lo provi? E limitar chi ardisca