In ciel più basso, alcun dubbioso raggio
Lascia fuggire, il di cui lume indora
La tomba oscura, e d 1 un eterno giorno 410Quel nume indica all’noni P alba primiera*
Odiosa reflde il piacer falso a noi
L’alta immortalità. y vaghezza orrenda, -,
AH* annientarsi presta. >. e se pur getta
Sul presente talor lampi fugaci 415Atti Pilotilo a sedur, scuoprona ancqra
Al suo ciglio smarrito orrido velo r
Che P immenso avvenir tutto ricuopre .
L’alma (si prostri l’uomo aJ nome augusto
L’alma è nata su in cielo. IL suo destina 420Era di conservare il suo splendore,.
La natia libertà se»za incepparla,
O venderla, sul globo a prezzo vile *
""Sia dovea come straniero illustre
lulla terra passar con piò veloce, 425Della sua dignità sempre gelosa..
Sempre anelante alle paterne mura,
Tranquilla, o con timor, sempre gustanda
Il nappo incantator del viver corto,
Alle delizie d’immortai soggiorno 430La sua sete serbar tutta dovea
Uomini pur vi son v de quali il guasto
Genio nutre più caldo e ferma affettoPer
ciò che nasce in questa terra ingrata 4
Veggonsi in questa terra ospiti., scesi 435Dal cielo, erranti andar quai vili schiavi
Per acquistare un rozzo cibo e scarso;
Ed alienar per un momento solo
pi misera piacer quel ricco premio,
Che a lor serbava eternità felice.. 440Ma che succede alfin 9 quando si abbietto
Pascolo, all’alma loro unico cibo. .
O la sorte, o Petade a loro invola,
O gustarlo non può palato infermo?
In gran penuria sono: allor si desta 445Dal lungo sonno la ragion: con lei