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XVI. N O T T E.


Il Piacere , ed il Suicidio. - :


AR GOMENTO.



L'uomo è nato per lo piacere. Sarebbe follia pretendere di guidarlo per le vie del dispetto. Ma appunto il calcolo dei diletti è maggiore per chi siegue la virtuosa moderazione. L intemperanza de diletti conduce s§qo rapidamente mille cocenti disgusti* Quindi allora solo altri si appone al vero diletto , quando della virtù innamora» Anche i piaceri de 9 sensi , animati da , questa , sono saporiti, perchè i sensi sono dati all'uomo per la sua felicità. Lescir di vita per liberarsi dalla noja di quella , è timido i, e disperato consiglio. La vita è un dono prezioso di Dio , di cui può , e deve farsi ottimo, e piacente uso, finché egli > che ri è il solo padrone j ripeta il suo dono.

 
Ambizion (tu dicesti) io t* abbandono :
Questa è follìa, che troppe cure ha, seco :
3, Ma T amabil piacere ! e qual severo
„ Censore ali 1 uomo impedirà, che il segua,
5„ Se suddito a lui nacque ogni mortale?
Di questo nume al pie scettro , e corona
, % Per averne il favor l'uomo depone,
f) Soffre ogni malé, ed ogni rischio affronta.
„ Il gu^rrier, che va in campo in suo cor fisso
10,, Di vincere, o morir, nella sua gloria 1
Non vede che il piacer; ne' primi onori
L'ambizioso lo cerca, e ancor sul trono
^ Delle sue leggi ogni Monarca è servo .
„ Ov'è chi a v dolci incanti suoi resista?
15„ Ov 1 è chi al suo poter sottrar si possa ?
„ La brama del piacer non può dall' uomo