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NOTTE. 195

E, se lecito è a dir, lucida tela,:
480E contorno del quadro eccelso offerto
Dall’universo, e P uomo in essa pinge,.
Sono i sensi il pénnel, traccian le furine +
Variali gli aspetti, e con felice impasto
Stendon le tinte} ed opra lor diviene
485La bellezza esterior, che adorna il inondo.
Posto da Dio fu l’uomo in mezao * questi
Oggetti come un’alma universale, *! f
Che a lor la vita impresta: e l’uomo crea
L’immagine, che ammira; appunto come
490Pin$e Milton un giorno Eva sorpresa
Nel mirar la beltà del proprio aspetto,
Ch’ai novizio occhio suo Tonda rendea t *
E tal uom sdegnerà nel più riposto
Angolo di se 5 tesso i lumi suoi - p
495Volger per contemplai quell’alma stessa,,»
Che gli eterni portenti a lui fa noti? v,
Quanto dell’uomo è mai ricca l’eccelsa
Potenza immaginante! È l’jiniverse, „ r
In cui spaziano i mondi, angusto a lei.
500Talor questa s’accende, e si feconda,
Ed un mondo novel più vago inventa.. " •
De* luoghi, e delle età sorpassa i segni j
S’innalza a suo piacer, va negli abissi,
L’universo percorre? e in un pensiero
505L’ordine del creato intende, e chiude.
Or le sembra d’udir la voce eterna, Che
gli esseri a se chiama, e già si porta
Sulle riye del nulla 4miem con Dio.
Alla grand’opra assiste, e vede i mondi.
510Alfrettarsi, apparir: dopo un istante 4 l’O
Traversato ha costei tutto lo spazio,: %
Che percorrer dovranno, e già gli attende i
D’eternitade immensa all’alte porte.-.♦-<•, -r
Già sente il suon della terribil 4*oinl>a ,;
515Vede, che innanzi a Dio passati le genti;
Che quel Nume le assolve, o le condanna #
Né a saziar di costei l’avide Jirtmc