A quei resiste, e con fatica estrema 95Spinge se stesso al niente. Egli si forma
Dolce lusinga di restar di quello
Nell’orribile notte alfin sepolto.
Della immortalità l’insegna eccelsa
Toglie dalla sua fronte, e contro all’alma, 100Contro al germe divin, che in-sen gli vive,
Con sacrileghe voci ardito insorge.
Tu sovrano signor d’ambo l’immense
Eternità, di cui pasò già l’una
Pria che l’angelo, e Tuoni vita godesse; 105Tu, la cui destra guida, il ciglio abbraccia,
Anima il soffio, e la natura accende,
La mia voce sostien mentre io deJT alma
li’ esistenza immortai difender tento:
Questo tento cantar di tua possanza 110Inclito don /che della vita al giusta
Più prezioso divien: ma deve amarti
Chi intender vuol di questo dono il prezzo*
Sì, l’incredulo fier se stesso inganna;
E la natura tutta i detti suoi 115O smentisce, e confonde. Il Ciel, la Terra
Farlan coi moti lor, coi strani eventi
Della immortalità. Sempre l’annunzia.
Air uomo la ragione. Il cor, la bramft.
Tutto a noi la fa nota, o almen di quella 12011 desio ci risveglia. E ben, se vuoi,
Orgoglioso mortai, che a te m’arrenda „
Andiamo insiem dell’universo al tempio;
Andiamo, e là della sapienza eterna
L’oracolo consulta. Il piè di quello 125Fuor non trarrai senza immortai te stesso
Credere in avvenir. Dell’esser primo
Immutabile eterno è la natura
Opra, che sempre ha mille forme impresse,
Sempre è varia in se stessa: il tutto in lei 130Nasce, passa, ritorna, e si trasforma:
Niente in lei si distrugge. Al dì che muore
Cupa notte succede, e della notte