Air avvenir prevede* ella confonde*
Qnanti mortali iit noi destano insiemef 140Maraviglia e tento* sol perchè ini nuovef
Guise la morte li sorprende * e quanto
In noi del duolo è lo stupor più forte!
Spande Pinstabil Diva, allor che ride*
Splendor funesto; il più terribil colpa 145Felicità minaccia allor che giunta
Si mira al colmo i e sembra aver tra lortf
Stretta nodo crildel fortuna, e morte.
Del più soave umor nudre fortuna
Le vittime* che a morte ella destina: 150Quando pingui le lia rese* al tetro altare ’
Cinte de 1 doni suoi, di fior le invia*
Spessa vidi costei cercare iti sena
D’osciira povertà chi sol vive*
Non appena a se stesso, e in aureo cocchia 155Portarla a voi tra le ricchezze * e gli agi;
Cingerlo di tesori, ogni più card
Dono versargli in sert, volger a lui
Le più tenere cure* e porlo in seggio
Altero, e tal * che ha per confine il trono { 160E allor che splende in quello, e sol risveglia.
Invida gelosìa* che angusto il core
Sente per tanti beni* e quasi ci giura
Che lo stesso non è f >P empia dal colmo
Della gloria, ove il trasse, a morte in traccia 165Precipitarlo, e trar dagli occhi il pianta
Al tramontar del di chi sul mattina
Era d’invidia un luminoso oggetto.Ergea
quercia superba al ciel 1«cime
Folte ondeggianti, e sovra il suol sparge* 170In vasto cerchio una frese’ aura i e l’ombra*
Languida al saettar del raggio estivo
Si raccoglie la greggia, e sotto a quella,
Che il sol non giunge a penetrar, si arresta *
Lunga stagione, e le tempeste, e i venti, 175Seppe sfidar; ma l’orgogliosa altezza
La bipenne lucente osserva, e addoppia.