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notte. 79

Dall’onde ultrici oppressi a lei dal seno s
Traggon alti sospiri. In mezzo al pianto
255Tronche flebili voci ella tramanda
Al nuovo Mondo, ed il vicino scempio
Delle fiamme gli annunziatili van s’affanna,
E qual altra Cassandra al Xanto in riva
Il terribile evento invan predice.
260Sono all’Arbitro eterno il fuoco, e l’acque
Strumenti di vendetta. Ei gP imprigiona
In antri varj, e nelPorror di quelli
Premono inquieti, e Pira P altro minaccia.
Quando a* falli del Mondo è debol (reno
265Di Bellona il furor, P avara Terra
Ingrata, e quel, che serpeggiando uccide,
Pestifero malor, l’eterno Fabbro
I feroci elementi al Mondo in seno
Scaglia a vicenda, e da quel trono eterno
270Precipitano questi uguali al nembo,
Che schianta, arde, divora... E dove mai,
Dove mi guida la tremenda, e sacra
Augusta verità? N’odo la voce
Vincitrice, e del suo vigor supremo
275Tutto m’investe, e quel, ch’io tratto aleso
Tema sublime, è del mio voi più forte
Sola cagione, e n’è ministro, e duce.
In quell’ora, che il germe umano in braccio
D’alto sonno riposa, e ancor nel sonno
280Di sognate follìe si pasce e gode,
Dal tenebroso sen d’orrida notte,
Qual scintilla dal molle ardente acciaro,
Cui duplice martel le offese alterna,
R qual bellica polve al fuoco appresso,
285Sortirà la tremenda ultima scena.
foco che al primo onnipotente cenno
Sboccan gli accesi, e mostruosi figli
Dell’Èrebo fumante. I gorghi, e gli antri,
Nido delle tempeste, aprendo il fianco
290Di folgori dentati, e spessi lampi,