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M succedano, o re, come tu le desideri.
J05. Cosi parlò Demarato. E quando ebbe conchiuso, SiTse si mise a ridere di gran gusto. Ma non per questo «nostro alcuno sdegno verso il suo ospite; e anzi piacevolmente lo accomiatava. Terminato poi che fu il detto colloquio, Serse spinse innanzi il suo esercito per la Tracia contro dell’Eliade, dopo di avere costituito a prefetto delia città di Dorisco (dove si era fino allor trattenuto), Mascame figlio di Megadoste, e rimossone colui che ci era stato posto da Djrio.
106. Il qual Mascame si mostrò poi, nel commessogli ufficio, uomo dotato di tali pregi, che Serse gratificava ogni anno lui solo di qualche dono, riconoscendolo per il prefetto più prode di quanti mai egli medesimo e Dario aveva creato. E Artaserse, figlio di Serse, proseguì ad onorare di uguale preferenza li successori. Imperocché, innanzi che avvenisse la spedizione di cui ora parliamo, si trovavano già nella Tracia e in ogni punto dello Ellesponto, stabiliti dei prefetti persiani. Ma dopo l’esito deir.impresa di Serse, sia dalla Tracia e sia dall’Ellesponto, furono tutti quauti scacciati via per opera degli Elleni, dal prefetto di Dorisco in fuori. Dappoiché riasci sempre impotente ogni assalto fatto contro Mascame. quantunque fossero molti che si provarono ad isfor^arlo. Donde il fatto dei continui doni largitigli dai re di Persia.
107. Fra tutti quei prefetti persiani poi che furono cacciati via dagli Elleni, neppure uno si mostrò tale da