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84 U0 proprio impulso, l’armata persiana (16). E questa donna, dunque, come già dicemmo, si chiamava Artemisia, ed ebbe a genitore Ligdami; ritraendo quindi per il lato paterno da Alicarnasso e per il lato materno da Creta. Ella poi stendeva il suo domìnio sugli Alicarnassì, sui Coi, sui Nisiri e sui Calidnì: e somministrò cinque navi all’armata di Serse; le quali cinque navi furono quelle che, dopo le Sidonie, riuscirono le più gloriose di tutte quante. Oltredichè Artemisia grati6cò sempre il re dei piti sapienti consigli. E tutte quelle città che io già dissi che le obbedivano, affermo con sicurezza che appartengono interamente alla razza dorica. Concìossiachè gli Alicarnassi sieno originalmente una colonia di Trezene, e gli altri derivino da Epidauro. Ma abbastanza ho già discorso del naviglio persiano.
100. Serse, dopo che fu compiuta la numerazione e rordinamento di tutto l’esercito, desiderò di farne la rassegna egli stesso. E così eseguì infatti come aveva desiderato. Assiso sopra il suo carro, passò innanzi alle singole schiere delle diverse nazioni che il seguitavano, interrogando e informandosi minutamente di tutto. Ci erano poi degli scribi che a mano a mano notavano le sue impressioni. E seguitò in tal modo quella rassegna, finché non fu giunto dall’uno all’altro estremo delle genti a piedi e dei cavalli. In appresso; dopo essere state risospinte le navi in mare; Serse montò in una nave sidonia, e ivi sedendo sotto magnifico padiglione’, passò in rassegna le schierate prore di tutta l’armata; interrompendo, anche qui, per ogni nuova nave innanzi a cui trascorreva, la visita colle quistioni, e facendo annotare dagli scribi ogni cosa. Le navi poi, essendosi discostate perla