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«, secondo la tradizione ellenica, il loro nome eziandio si confuse anticamente col nome pelasgico. Gli EUesponti, finalmente ( ad eccezione degli Abideni, che non dovevano moversi, perchè era stata loro commessa dal re la guardia dei ponti); gli EUesponti. dico, aggiunsero di suo cento altre navi all’armata di Serse. I quali EUesponti costituivano in effetto altrettante colonie delli Ioni e dei Dori dell’Asia.
96. Sopra tutti indistintamente i legni che formavano l’armata di Serse, era imbarcata una milizia navale composta in ispecial modo di Persiani, di Medi e di Saci. E le navi di miglior servigio le avevano fornite i Fenici, e fra i Fenici, i Sidoni. A guida poi dei singoli popoli, tanto per le milizie navali come per le terrestri, stavano dei compatrioti. I quali peraltro, non essendoci io astretto da nessuna ragione storica, lascerò volentieri di nominare. Sì perchè questi capi particolari erano ( generalmente parlando) uomini di piccolo affare; e si anche perchè se ne trovavano tanti quanti erano, sto per dire, le città che concorsero alla impresa di Serse. Per giunta essi avevano piuttosto le apparenze che il vero grado di capitani, cou fondendosi essenzialmente la condizione loro nella universal servitù. Ma quali fossero i veri duci, tanto generali quanto parziali, dell’esercito terrestre; o (in altri termini ) quali fossero i duci persiani del medesimo, noi già lo dicemmo più sopra.
97. Venendo poi ora a raccontare i capitani marittimi, diremo che al naviglio supremamente imperavano: Ariabignè, figlio di Dario; Praxaspe, tìglio di Aspatine; Megabizo, figlio di Megabito; e, finalmente, Achemene, figlio