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Siro seguito, accadrà inevitabilmente che essi dovranno mostrarsi, o uomini iniquissimi, cooperando con noi alla jogiyezione della metropoli, o uomini al contrario pieni di drittura e di onore, aiutando la metropoli stessa nella sua lotta per la libertà. Se eglino però saranno iniqui, noi non ritrarremo certo gran frutto dalla loro nequizia. Laddove procedendo li Ioni, nel momento difficile, da uomini dritti e onorati, è inestimabile la rovina che potranno tirare addosso all’esercito persiano. Onde ti esorto a rivolgere spesso (icU’animo quell’antico e veracissimo detto: che insieme coi principi delle cose non si discopre mai tutto il fine.

52. Alle quali parole Serse alla sua volta rispose: Fra tutte le opinioni da te sostenute, o Artabano, credo davvero che non ce ne sia altra piìi nova e piìi fallace di questa: quando tu ci esprimi il timore di una diffalta do’ Ioni. Rimanendoci sempre vivo nella memoria un loro splendido fatto, al quale tu stesso puoi rendere buona testimonianza insieme con quanti accompagnarono Dario nell’impresa di Scizia. Imperocché non v’ha dubbio che ci fu allora un momento, che stette nelle mani de’Ioni il decidere della perdita o della salute dell’esercito persiano. Ma essi ci si addimostrarono equi e fedeli, e non commisero nulla per disservirci. Oltredichè, avendo li Ioni lasciato in regioni sottomesse al nostro dominio e figli e mogli e sostanze, non può neppur cadere in pensiero che essi vogliano macchinar novità. Sgombra quindi dalraoimo anche questi timori; e rincuorato completamente, pensa piuttosto ad essere buon g-uardiano della mia casa e dei miei domini, avendo io risoluto di commettere a te solo la custodia e la difesa dei miei regali diritti.

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