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di legno e da un rosso messaggere. III, 57, 58; di Delfo agli Spartani, intorno al portar guerra all’Arcadia e a Tegea,

I, 66; di Delfo agli stessi Spartani. del riportftre a Sparta le ossa di Oreste, e del luogo del suo sepolcro, I, 67, 68; della morte di Leoni<la, VII, 220; del prender vendetta della morto di Leonida, Vili, 114; ai Tebani, dell’impetrar soccorso dalle genti più prossime, per prender vendetta degli Ateniesi, V, 79, 80; ai Te rei, del recarsi a fondare la colonia di Cirene nella Liliia, IV. 15’3-159; responsi di Bacide, Vili, 20, 77, i^; IX, 43; di Tritone a Giasone, del tripode a lui consecrato, IV, 179; responso ritento da Mardonio ai Persiani, circa gl’Illiri, IX, 42,43; responso dell’oracolo di Ammone, di quanto paese si dovesse intender per Egitto, e di quali genti per Egiziani, II, 18.

Ridere, in presenza del re, è un atto turpe. I. 99. Ripe, una delle dodici città dogli Achei nel Peloponneso, I, 145. Rodope, monte nella Peonia, IV, 49: VIII, 116. Rodope, meretrice famosa, Tracia di origine, serva di ladmone di Samo, e compagna di servaggio ad Esopo il favoleggiatore,

II, 134; fioritii ai tempi di Amasi re di Egitto, f’r/; condotta in Egitto, ed affrancata da Caraxo di Mitileno, vi esercita il meretricio, e guadagna ricchezze straordinario, II, 135; in «anno di alcuni autori greci, i quali attribuiscono a lei l’edicazione della piramide di Micerino. II, 134; spiedi da lei fatti fare con la decima parte delle sue ricchezze, e dedicati nel tempio di Itellb per uso dei sacrifici, II, 135; celebrata per tutta la Grecia, wL

Rodi, citt/i dorica nell’isola dello stesso nome, II, 178; mare di Rodi, Jl, 174; concorre con altre cittA alla edificazione del tempio Ellenio in Egitto, II, 17N; i Lindi, partHi da Rodi, fondano in Sicilia la città di Gela, VII, 153.

R«so della Nsecdonla, aventi sessanta foglie ciascuna, VIII, 138.

{.bicone, re degli Etiopi, aggredisce l’Egitto, e messo in fuga il re Anisi, vi rogna per ben cinquant’anni, II. 137, 152; fatti coi quali illustra il suo regno in Egitto, II, 137, 138; persuaso dalle predizioni degli oracoli di Etiopia e scosso da una visione notturna, abbandona spontaneamente l’Egitto e ritorna nelle sue terre. II, 139. \h2.