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trsiana. ma di pscrcito, VII. 101, 162; primi esploratori iidati in Grtcia da Dario, III, 135-138; durante i regni di Dario, di Serse e di Arloserse, per tre generazioni, pati |iiù i-ventnre che non por l’iniian/.ì per venti generazioni, VI, 98; confini della Grecia, Vili, 47. Orecf: formati in parti’ di Ioni, di origine pelasgica, e in parte di Duri, di origine ellenica, 1, ì.6, 59; II, 51; ElU/ni, disfinti emprc dai Barbari |ier mente svegliata, I, 00: IX, 59, 79; lì Fenìci venuti con Cadmo ricevono con alcune parti della altura l’uso delle lettore, V, 58 e seg.; scrivono da sinistra destra, II, 3l3; apprendono dai Babilonesi l’orologio »,dare, gnomone e la divisione del giorno in dodici parti. II. 109; tagli Egiziani apprendono la geometria, io/; i nomi di;i dodici ’^ ei e il cnlto di Bacco, 11, 49 e s,.-g.; i.’ l’arie divinatoria, le ste pubbliche-, le sacre pompt? e te ))ie supidicazioni, 11, 5S; ai Pclasglii apprendono i misteri cabirici, 11, 51; cUi degli )ei greci confrontata con quella degli Dei egiziani, li. 143l4ij; i Ureci rappresentano i Nnmi sotto semlii;inze umane, I, 131; Giove Greco, IX, 7; Dei protettori di-Ila Grecia. V, "5; Dei comuni della Grecia, IX, 9); tutte le festività della reciii indicate con nomi terminanti in a, 1, 148: i Greci ino celebrare oflici ucU’anniversario della morte del geniOre, IV’, 2t); ritrassero dal costume delle donne libiche lo sti e l’egida di Minerva, IV, 18U: hantnj istitu/.ioni simili quelle dei Lidi, I, 94; nel fatto del mangiare sono tenuti poco conto dai Persiani, I, 133; l\. 82; celebrano i giuochi .olimpici, e i vincitori non altro auibiscono che la corona di olivo, Vili, 20; si mescolano coi fanciulli, I, 135; comperano dai mercatanti fonici merci straniere, I, 1: 111, 1(17, 111; dal egno di Psammetico in poi hanuo continui commerci con l’Egitto, li, 154; ed el)beru un tempo un solo mercato nella Bitta di Naucrate, li, 178, 17’.l; e dal tempo dì Cambise in boi vanno frequentementi’ in Epiitto per ragioni di miiizia e li mercatura, 11, 154; 111,4. 13;); militano col re F’sammeico. Ili, 11; scrivono diversamente dagli Egiziani. II, 36; loro commerci con u’ii abitatori dei Ponto laisino, VII, 147; ipongono i nomi ai fanciulli per alcuna ragione, VI. 03; Bon ammettono i forestieri a fare sacrifici sugli altiiri do’Ioro )ei, VI, 81; credono che le coljie dei padri vengano punite bì discendenti, VII, 134. 137; Greci abitatori dell’. \8ia Miare, I, 141-150; soggiogati da Creso. I, 20 e seg.; distrutto u Pei-siani l’impero dei Lidi, inviano messaggeri a Ciro in irdi. I, 141; e Ciro risponde con dispregio ai mossi sporIDÌ, I, J52 e seg.; Cambise considera la servitù degli Eoli e lelli Ioni come un legato paterno, e li trae seco in Egitto, "1, 1; 111. 1, 25; durante la spedizione della Scizia custoliscono a Dario il ponto fatto sull’Istro, IV. ’.)7. 98, 137. 138, ’B9; per opera di Aristagora si ribellano ai Persiani, V,