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-320 dosi rìButati, accettò però la proposta un’eletta di trecento Ateniesi, comandati da Olimpiodoro figlio di Lampone.

22. I quali trecento Ateniesi avendo assunto l’incarico che abbiamo detto, e seg-uìti da altrettanti arcieri, occuparono il posto più avanzato del campo ellenico presso Eritrea; e dopo avere combattuto un qualche tempo, tale fu finalmente l’esito della lotta. Che, mentre la cavalleria medica assaliva gli Ateniesi per ordine di manipoli, il cavallo di Masistio, spintosi un tratto più innanzi di tutti, fu ferito da una freccia nemica al fianco: code egli impennatosi per lo dolore, gettò Masistio per terra. E al caduto Masistio gli Ateniesi si strinsero subito intorno; e gl’iuvolarono il cavallo, o lui medesimo uccisero, nonostante la difficoltà e la resistenza incontrate per riuscirvi. Imperocché egli aveva difeso il petto da un usbergo sottoposto alla sua tunica di porpora, e lavorato a squame d’oro; contro il quale naturalmente tutti i colpi rompevano e restavano senza effetto. Di che finalmente acco^ tosi qualcheduuo dei circostanti, ferì Masistio negli occhi; e così cadde morto. Ma gli altri cavalieri Persiani non si addettero menomamente né della caduta di Masistio né dell’imminente suo fato; perchè in quel mentre essi eseguivano un movimento in addietro. Ma non appena furono fermi, avvertirono subito la mancanza del loro capo.^e avendo tutto compreso, si scagliarono in massa contro i nemici, al fine di ricuperare almeno il cadavere di Masistio.

23. Allora gli Ateniesi, vedendosi afi’rontati dalla cavalleria medica; non più, come dianzi, per ordine di