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La più grande strage di gente ellenica di cui ci resti fino ad ora memoria.
A ragione osservano i commentatori, che Erodoto non avrebbe potuto mai usare tali parole a proposito della strage avvenuta dei Tarentini nella battaglia da loro sostenuta contro i coloni cretesi della Massapia, nell'anno 474 a. C., se gli fosse stata nota la strage molto maggiore di Ateniesi verificatasi durante la guerra del Peloponneso, nella celebre giornata di Siracusa. Onde bisogna concludere; o che Erodoto avesse scritto prima il passo surriferito senza poi curarsi di ritoccarlo, o, più probabilmente, che nell’anno 413 a. C. egli fosse già morto da fresca data.
N. 41. "E? bi Ti\y Kpnmv ipr\\iUjQf.Xaav, tb<; A^TOutJi TTpaioioi, éffoin&o^oi dX\ou(; Te dvepiùnou^, koI ^d\l(JTa "EHrivai; (§ 171).
I Presi raccontano che, dopo essere rimasta (l’isola di Creta) vòta di abitatori, altri popoli concorsero a popolarla, Elleni massimamente.
Ma chi erano questi Elleni, o, in altri termini, quale delle molteplici migrazioni elleniche nella Creta si ricorda o sì fissa colle parole sopracitate? La prima evidentemente; l’antichissima; quella avvenuta buon tempo avanti alla guerra troiana per opera dei Doriesi uciti dall’Estieotide, e guidati in Creta da Tettafo figlio di Doro, ttpote di Elleno. I quali Doriesi; stando alla più ripetuta e credibile tiadiuone; avrebbero trasformato talmente la Creta efiìgiandola dei loro costumi, del loro culto, dei loro ordini nazionali, che perfino la Bttropoli Cnosso, e il regnante Minos, ne sai’ebboro rimasti quasi intenaeotedoricizzati. E uno dei pili gravi e visibili effetti di questa prima Oigraxione ellenica nell’isola, sarebbe pure stata la depressione, e la niUB sempre più grande della primitiva popolazione eteocrito-pelasgica, lo parte costretta a ridursi nell’angolo sud-est dell’isola, e in parte , esulare in Sicilia e sulle coste d’Italia. Ma se i primi Elleni miplti in Creta doricizzarono in effetto Minosse, uou è dunque più vero SmIIo che dico Erodoto: che essi sottentrarono ai Cureti, i quali "enao sgombrata l’isola per andare a vendicare precisamente la ■urte di quello. E se la popolazione cretese passata in Sicilia, e poi i« Italia, non fu curetica, ma oleocrito-pelasgica; comò ò mai ■veroii&ile, in ogni modo, che essa proseguisse uno scopo come ò quello iodieato dal Nostro? I figli di Dedalo, andare a vendicare la morte dol tnassimo |uo nemico! Ma seguitando ad opporre tradizione a Ifsdilione, è ben chiaro; come anche la leggenda erodotea intorno al fjnioM responso della Pitia, e agli effetli che ne seguirono, resti tutta
iiipafa in aria e senza nissun probabile fondamento.
amento prababilìssimo invece ha quanto dice Erodoto, in questo
Bi«a, hiortt Broioto, IH. "A