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l’ùj( al prossimo Kapxn^àvioi; i quali Kapx,l2)óviot per conseguenza verrabbero a esser messi ia coatrasto coi <t,o{viKei; antecedenti (mentre qui le due forme non servono eridentemente che a indicare unoateaso popolo); produrrebbe una confusione e un’oscurità indecifrabile. Oud’è che il Weaseling ( ammessa voloutieri la soppressione della parola ZuprjKOUffioi) sospettò che il secondo dj; s’insinuasse nel perìodo io grazia dell’ibi; antecedente, usurpando il luogo di un primitivo e genuino articolo ol. Di guisa che, secondo lui, la buona lezione sarebbe; et T€ éxépuu, oi Kapxibóvioi toOto (xiv ol eOoudi k. t. \.
E l’opinioue del Wesseling fu anche difesa e vivamente sostenuta dallo Schweighìiuser.
N. 38. àvà hi xP’5vov Kpf)Tai; OsoO a<pia(; èiroTpùvovTO<;, ndvTac; itX’iv TToXixviT^uJv T£ uni TTpaiuiuiv, àiriKO^èvou; aróXi^i ^etdXifi <<; XiKOvInv
K. T. \. (§ 170).
e che in progresso di tempo, e per esortazione degli oracoli, tutti i popoli di Creta, ad eccezione dei Policniti e dei Presi, mossero con potente naviglio contro quell’isola (la Sicilia).
L’astensione dei Policniti e dei Presi dalla spedizione siciliana degli altri popoli della Creta, intrapresa (dice Erodoto) per vendicai-e l’ indegna moi’te di Minos; non può spiegarsi altrimenti che col fatto ch« Policniti Presi erano rimasti sempre schietti Pelasgi, interissimì Eteocrili: però sciolti dagl’influssi curetici e indipendenti dalla sovranità di Minosse, come di quelli che gli successero nel principato. Essi occupavano infatti quella regione sud-est della Creta, ove si mantenne piti perfettamente e più lungamente l’antica impronta; e dove la razza, i nomi, le memorie eteocrito-pelasgiche, potettero meglio salvarsi dai contatti stranieri.
N. 39. Kol METapaXóvra;, avxi pév Kpr)TiIiv fivioQai lntii»Ta<; M€0aaniou? (§ 170). Mutato l’antico nome di Cretesi in quello di Iapigi.
La lapigia Messapica, dunque; ossia l’estrema punta peninsolare e orientale d’Italia, fra l’Adriatico e il Ionio; sarebbe stata occupata da una colonia cretese fino da un secolo circa prima della presa di Troia. 1-2 il nomo generale di Japigia a. tutta quella regione italica che comprendeva, oltre la Messapia, anche la Daunia o la Paucfsia, vuoisi appunto che provenisse da lapigo, figlio di Dedalo, il conduttore della colonia cretese, il fondatore d’Iria.
N. 40. <SiaTi (pòvoc ’EXX’ivikòi; jiéTiOTo? oCto; b)\ ifévito itdvTunr Tùiv l^^€.^(; \hfi€v (§ 170).