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« piantataci da coIodì Tiriotl eauli dalla patHa. Allorquando, sulla qurta Olimpiade dopo la spedizione dì Serse, Tirinto, che aveva gii\ .cquiitato uo tal grado d’indipendenza da comparire come uno dei BMOibrì della Dieta istmica, ricevette un novo e cosi terribile Ballilo dalla metropoli argiva, da esserne come distrutta. E la variante propoata dal Weaseliag fu poi generalmente adotUta, perchè, oltre alle altre ragioni che la sulTragano, essa conferisce Ucbe dimolto alla verosimiglianza della narrazione. Tuntumne apftralum (osserva benissimo il Hoeck) factum esse, ut piscatortn Tifynthii eapcrentur, homines ex plebe ac nuUius in republica nctoritatist
N. 27. toOto h^v vuv noXXoiai fieoi dOTCpov ér^veio toO PaatXéo; tniKov (§ 139).
I quali fatti però attennero molti anni appresso alla speditione a S.trst.
Avvennero, cioè, nel secondo anno della guerra del Peloponneso corrispondente all’a, 430 a. Cristo. Quando gl’inviati ateniesi, Learco . Aminiade, trovandosi già alla corte di Si talee, mentre ci arrivarono pure i lacedemoni Spertia ed Aneristo insieme col corintio Aristea; allo KOpo evidente di aggraduirsi il prìncipe tracio piima di prosegoire il cammino per Susa; ottennero guide per ormeggiare cou buon HKeetao i legati lacedemonici, e per soprapprendeili prima del loro traaaito in Asia. Al quale efletto, dice Tucidide, avere giovato masùmimeote il favoro di Sadoco, figlio di Sitalce, cittadino onorario di Atena. Sopra il cui auimo deve avere anche influito (secondo il citato puio dì Erodoto) l’azione determinante di quel Nìceforo, cittadino di Abdera, che era unitamente, cognato di Sitalce, e stretto eoo vincoli 4, oipisio cogli Ateniesi.
Inquanto poi alla sùbita morte incontrata in Atene da Spertia, da Aneiisto e dal corintio Aristea, ci è confermata anche da Tucidide. 11 <ìi,tle nota che gli Ateniesi onestarono il fatto coll’esempio di fatti allretlanto brutti e crudeli, commessi altra volta dai Lacedemoni.
N. 28. ZuXXrro|.iévujv bè é? tUiuvtò tiIiv ittpl Tfiv ’EXXdba ’EXXi’ivuJv tfiy Tó dpicivw qppoveóvTujv k. t. X. (§ 145).
Poiciackè poi si trotarono raccolti nel luogo coiitenuto i rapfutnlanti dei popoli più sati e patriottici dell’Eliade, ecc.
Qui parla Ci-odoto di quella famosa Dieta ellenica, adunata e delibarante sull’istmo di Corinto, che esercitò un’azictfie cosi importante . efficace durante tutta l’impresa di Serse contro la Grecia, Essa coililul una lega offensiva e difensiva contro il Barbaro fra molti Stati, ’pscialmeute peloponnest, sotto la guida auprema di Sparta: esaa