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k| tiero. Avvedutisi però i Persiani che non facevano nis^un |l flisg’gior profltto che il giorno avanti, per il meglio si J ritirarono. . Ora, mentre il re pendeva incerto fra contrari consigli, Efialte, figlio di Euridemo, della regione Maliaca, si restrinse con lui, sperando ottenere dal re un grosso premio per la rivelazione che volea fargli. Gl’indico infetti quel sentiero che, andando attraverso a’ monti, sboccava alle Termopile; e fu così il primo autore della rovina dei Greci ìk radunati. In appresso Efialte, per timore dei Lacedemoni, riparò in Tessaglia: e i Pilagori (tostochè il Consiglio anfizionico sì congregò, dopo questi fatti, lUe Termopile) misero il suo capo a prezzo (43). Essendo poi egli, dopo un certo intervallo di tempo, tornato in Anticira, rimase ucciso per mano di Ateuade, cittadino di Trachi. Il quale però lo uccise per uu’ altra cagione, che io specificherò altrove. Ma nonpertanto i Lacedemoni lo gratificarono del proposto premio. E questa fu, dunque, nel progresso del tempo la fine di Etìalte. . Corre anche un altro rumore, il quale attribuirebbe piuttosto ad Oiieta figlio di Fanagora, caristio, e a Coridallo, anticirese, il fatto di quel colloquio col re, e della indicazione data ai Persiani della strada attraverso a’ monti. Ma a me, per verità, un tal rumore non pare punto credibile: e non pare credibile, iu primo luogo, perchè i Pilagori, i quali dovevauo meglio di ogni altro sapere quel che facevano, misero a prezzo il capo del trachinio Efialte, e non quello di Oneta e di Coridallo. Secondariamente, perchè sappiamo che Efialte fuggì via in grazia precisamente della sua colpa. E sia pure che Oneta