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suddetti Tessali mostrata l’intenzione di assoggettarseli, i Focesi si premunirono subito con quel muro. E scavarono, e ruppero inoltre in piià luoghi il passo dello Termopile, mediante la deviazione dello acquo calide. Niente lasciarono, insomma, intentato per impedire l’ invasione tessalica nel proprio paese. Ma il muro alzato dai Focesi apparteneva a tempi molto remoti: la maggior parte di esso ora ormai crollata per vetustà. Onde, nell’ora di cui parliamo, i Greci decretarono di ristorarlo per farsene il mezzo principale di resistenza coatro il Barbaro invasore. Prossimissimo poi alle Termopile stava (come già dianzi accennammo) il borgo di Ampelo; donde gli Elleni argomentavano di poter trarre comodaoeote le vettovaglie.
177. Questi pertanto furono i lunghi che ai Greci si addimostrarono come piìi idonei alla base della difesa. l»i sorte che, dopo avere a ogni cosa diligentemente provvisto; e dopo essersi persuasi, che in quelle angustie di ai il nemico non avrebbe potuto cavar nessun frutto dalla folla dei combattenti uè dalla cavalleria; risolutamente conchiusero di aspettare là di pie fermo l’impeto degl’invasori.
17H. Ma nel mentre che i Greci si disponevano ad opporsi in fretta da due parti al nemico, quei di Delfo mossi dal gran timore concepito per se medesimi e per tutta l’Eliade, vollero consultare l’oracolo. Dal quale ebbero il .Bgaente responso: Che dovevano colle loro supplicazioni gratificarsi i venti; perchè i venti sarebbero stati in oppresso i migliori ausiliari dell’Eliade. I Delfl allora »i affrettarono a spandere fra tutti i Greci, fautori di li