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2 zoologia.

considerati come veri animali parassiti necessarj del testicolo; ma la circostanza che di essi tanti ve n’ha quanti nel testicolo stesso furono prodotti, nè in modo alcuno possono poi essi medesimi moltiplicarsi, vieta assolutamente che abbiano a considerarsi come vere e genuine specie animali. Lo stesso argomento può applicarsi a certe produzioni organizzate, di forma determinata e costante, dotate di manifesta vitalità, che nelle sepie e nei calamai servono di astuccio al seme. Dicasi lo stesso delle appendici peduncolate, bicornute, contrattili e decidue, portate sul dorso da quei gasteropodi eterobranchi che formano il genere delle tetidi, e considerate da alcuni naturalisti come veri animali parassiti esterni di que’ molluschi1.

La facoltà o presentanea o futura a procreare costituisce adunque il vero carattere dell’individuo vivente. L’epoca da cui questa facoltà è tradotta in atto distingue alla sua volta l’apogeo della vita dell’individuo stesso, trascorso il quale perduta, staremmo per dire, ogni ragione di più lunga esistenza, declina e muore. Come la natura sacrifichi la vita degli individui alla conservazione della specie, è dimostrato da mille fatti, e nel più evidente modo dalla carriera vitale degli insetti, i quali, siccome generalmente è noto, muojono subito dopo aver soddisfatto un’unica volta all’opera della generazione.

Il grado di questa facoltà propagativa, ossia la fecondità degli animali, è naturalmente espresso dal numero dei prodotti generati: ma nel modo di valutare questo grado, i naturalisti cadono soventi in errore. Così, per esempio, quando si decanta la maravigliosa prolificità degli infusorj, e si fanno le meraviglie perchè, secondo le asserzioni di Ehremberg, una sola vorticella può nel lasso di 24 ore generarne non meno di 140 bilioni, non si riflette che con altro più giusto ragionamento si dimostra essere la fecondità degli infusorj assai limitata; che in riguardo a questi animali la rapida comparsa in date condizioni di milioni e milioni di individui, è un fatto dipendente dalla rapidità di sviluppo, e conseguente brevità di carriera vitale degli individui stessi, i quali appena nati

  1. Carus ha fatto un genere apposito Needhamia degli astucci seminiferi (spermatofori), delle sepie; Otto un altro genere Vertumnus delle appendici decidue delle tetidi. Vedrassi più avanti un caso analogo ed ancor più curioso a proposito dell’Ectocotyle.