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natura, posta a fondamento ammirabile dell’unità che debbono formare gli uomini, que’ dispersi che Cristo congregò sotto le sue ali, siccome una gallina congrega i suoi pulcini, e ne formò una sola Chiesa; ed ecco il fonte ad un tempo di quella unità dell’Episcopato nella Chiesa di Cristo, che venìa sì altamente sentita da’ primi Vescovi, e che S. Cipriano esprimeva con sì eloquenti parole nel libro che intitolò appunto «Dell’unità della Chiesa.»
46. Gli Apostoli ebbero e mantennero questa doppia unità in grado eminente; perocchè in quanto all’interiore, una stessa dottrina e una stessa grazia tutti, per così dire, in comunione possedevano; e in quanto all’esteriore, un solo fra essi era il primo1 e l’origine di quell’unico Episcopato, «come dice il gran Vescovo e Martire di Cartagine che in solido tutti possedevano2.» Ad un solo era stato dato in particolare ciò stesso che era stato dato a tutti in comune; e sopra un solo, come sopra un solo e indiviso scoglio, era edificata quella Chiesa di cui tutti insieme con esso lui e sopra lui collocati erano altresì in egual modo il fondamento.
47. La consapevolezza di questa perfetta unità nella gerarchia che è l’espressione bellissima, e quasi il vago riflesso della unità interiore dello spirito, ingrandiva il petto de’ primi successori degli Apostoli, che si sentivano, tanti quanti erano sparsi per le nazioni, non formare tuttavia che un solo quasi direi autorevolissimo personaggio, e realizzare tutti insieme quell’ideale divino di un potere benefico, che a similitudine di Dio si trova tutto in ogni luogo; nè ignoravano, che questa stupenda unità era il testamento che Cristo avea lasciato a’ suoi inviati pria di morire, cioè prima di spargere un sangue che suggellava quel suo nuovo ed eterno testamento. E in vero, l’unità de’ suoi, simboleggiata nell’Eucaristico Pane, simboleggiata anche in quella tunica inconsutile che copriva le sue carni divine, era siccome l’ultimo segno di tutti i voti di Cristo, e dovea essere il frutto de’ suoi infiniti patimenti, avendo egli detto al Padre, che per ciò appunto desiderava «che fossero salvati nel suo nome, acciocchè potessero divenire una cosa sola3.»
48. Ora dominando nelle menti degli antichi Vescovi una sì grande idea della unità, e più ancora portandola essi nel cuore; niente trascuravano di tutto ciò che potesse avvincolarsi insieme; e non che mantenere tutti la credenza perfettamente uguale, e l’amore pel corpo de’ Pastori; ma altresì, ciò che sommamente importa al retto governo della Chiesa di Dio, niente amavano tanto; niente avevano, come si suol dire di più antico, quanto operare tutti con uniformità. Chi considera la vastità del governo della santa Chiesa sparsa per tutte le nazioni della terra, avrà certamente a stupire in trovare introdotto ovecchessia tanta consensione di dottrine, di discipline, e fino di consuetudini; e quanto poche e non punto essenziali sieno le differenze che vi si riscontrano.
49. Ma ciò onde nasceva, onde si continuava?
1.° Dal conoscersi i Vescovi personalmente: la qual conoscenza cominciava fra essi anche prima di esser fatti Vescovi, ed era una natural conseguenza della dignitosa educazione, alla quale si formavano gli uomini grandi, fra’ quali poi erano sempre eletti i Vescovi della Chiesa. Conciossiachè cotesti o erano stati condiscepoli nelle scuole di altri grandi Vescovi4, o aveano cercato
- ↑ Deus unus est, dice S. Cipriano in una lettera, et Christus unus, et una Ecclesia, et Cathedra una super Petrum, Domini voce fundata. Ep. 40.
- ↑ Episcopatus unus est, cujus a singulis pars in solidum tenetur Lib. de unit. Eccl.
- ↑ Pater sancte serva eos in nomine tuo, quos dedisti mihi: ut sint unum, sicut et nos. Jo. xvii, II.
- ↑ A ragion d’esempio, sotto S. Melezio in Antiochia fu istituito S. Giovan Grisostomo; e Socrate narra espressamente, che veggendo la bella indole del giovane, quel