Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 14 — |
verità! Io ne udii parecchi dolenti di non avere un libro su cui soffermare la mente e meditando trarre profitto del lungo ozio: forse molti delitti si lascierebbero a mezzo, molte colpe si sconsiglierebbero e tante recidive, con più emende. E che altro rimane in uno stato di solitudine intellettuale, se non che raccorre il vaniloquio dei compagni, seguire il triste pendìo delle prave inclinazioni e architettare nuove turpitudini?
Nelle carceri tedesche una scelta Biblioteca sta sempre a disposizione; gli ottimi giornali educativi e illustrati, di cui abbonda la Germania, si offrono in gran copia. Forse non andrà molto che anco nelle nostre carceri ciò che colà è un fatto non sia più un desiderio. A Venezia, a Milano, a Bergamo e specialmente nelle carceri di femmine si fa quest’utile ed importante esperimento: ed anco a Vicenza, come ne ebbi notizia dall’illustre commendatore Lioy, una libreria ambulante gratuita gira dalle scuole rurali degli adulti fino ai magazzini cooperativi ed alle carceri1.
- ↑ Riferisco in proposito quanto me ne scrisse l’illustre comm. Lioy:
«17 maggio 68
«Illustre e caro signore, «Grazie dei suoi preziosi doni e della memoria che conserva di me...
Le scuole serali che sotto il cessato governo erano 8 in questa provincia, con soli 480 scalari, salirono ormai a 220, con 13,850 scolari. Il progresso è dunque consolante. Cerco diffondere buoni libri, e già Vicenza vanta una Biblioteca circolante gratuita delle operaie con 700 volumi e una libreria ambulante gra-