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Introduzione


Riporta ancora una provisio della regina Giovanna I in cui ella ordina

«omnibus Regni Officialibus, quod mandare debeant exequtioni mandata, quae expediuntur per Praesidentes Summariae Audientiae rationum;»

gli archivisti della Magna Curia avranno poi cura di segnare il giorno in cui

«rationes de Summaria Audientia transmittuntur ad Archivium Magistrorum Rationalium.»

Un’altra provisio della regina Giovanna recita:

«Praesidentes Summariae Audientiae praefigent brevem terminum illis, qui computare habent, quo termino elapso assument restas, liquident et significent et quod demum computa remictantur ad Magistros Rationales prò discussione et finali conclusione ipsorum 53.1»

Dopo aver detto delle sedi dei Maestri Razionali il Toppi osserva che per ordine di Sua Maestà nel 1590 essi furono estinti con la motivazione che:

«Grandes agravies han padecido mis vassallos, y subditos del Reyno de Napoles de los Comissarios que la Regia Zecca de la iustitia embia por las Provincias [...] 54.2»

Benché ridotti di numero i Maestri Razionali volevano far sentire il loro peso controllando vassalli e sudditi del re: era bene eliminarli. Abbiamo avuto modo di osservare come il Giannone, sotto l’influenza del di Costanzo, dapprima propendesse a credere nella novità della Sommaria istituita dagli Aragonesi. Ma già nel libro XXII 553, parlando dei Riti della Regia Camera sulle orme di Andrea d’Isernia, ma soprattutto dei maggiori commentatori di questo, Goffredo di Gaeta e un anonimo le cui osservazioni furono inserite nell’edizione dei Ritus Regiae Camerae, mostra di credere in una Camera Summarie, detta precedentemente Audientia Summarie e, prima ancora, Auditorium rationum, che tuttavia, secondo quanto lui dice, veniva retta dal luogotenente del Gran Camerario e dai maestri razionali. È da presumersi dunque che se ammetteva l’esistenza della Camera della Sommaria, non era disposto a riconoscere che a reggere questa vi fossero i praesidentes, bensì i magistri rationales. Ma se diamo ascolto al Moles che vuol derivare il nome dei presidenti dai maestri razionali effettivamente presenti alle sedute, dobbiamo convenire che non vi può essere differenza tra Sommaria retta e regolata da Presidenti e Sommaria retta da maestri razionali di fatto presenti e quindi soli in grado di presiedere ai suoi lavori.

  1. Ibidem.
  2. Ivi, p. 152.
  3. Giannone, Istoria, libro XXII, cap. VI: De’ Riti della regia Camera, TV, pp. 283 sgg.

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